22/09/15

Una cameretta coloratissima

Adele è nata da un anno, sta diventando grande, è una donnina ormai! Urge un armadio più grande.
Ecco che con Luisa - la mamma - abbiamo iniziato il restauro.

La rinascita del vecchio armadio della bisnonna è iniziato, ahimè, un po' di tempo fa' ma il risultato ci ha riempite di soddisfazioni. 

1^ fase: pulizia del legno
armate di levigatrice e carta vetro, via la vecchia vernice lucida, fino a raggiungere il legno grezzo.
In alcune parti (fondi e intagli) abbiamo, invece, utilizzato una paglietta abrasiva e del liquido sverniciatore.
Questo prodotto deve essere steso sulla superficie che si intende trattare e dopo una  decina di minuti o poco più (affinché abbia il tempo di agire), con l'aiuto di una pagliuzza si può procedere ad eliminare la vernice. Dato che il liquido si solidifica e diventa colloso, sugli intagli è stato necessario utilizzare uno stuzzichino per rimuoverlo.

1. passaggio: sulle zone lineari con la levigatrice

2. secondo step: le zone più delicate devono esser trattate con pagliuzza e verniciatore

3. ultimo step: rimuovere i rimasugli di sverniciante con uno stuzzichino

2^ fase: dipingere!!!!
La parte più divertente? Assolutamente dipingere! Luisa voleva una cameretta allegra e vivace, così abbiamo usato due tonalità grintose e al contempo tenui: giallo e verde acido (COVEMA - Impregnante 391.02).

Abbiamo scelto le zone da trattare per non appesantire troppo il profilo dell'armadio nel suo complesso e garantire la giusta alternanza con il colore caldo del legno.

Sono state applicate tre o quattro mani di colore, per renderlo abbastanza coprente, anche se, un pochino, la venatura si fa  ancora vedere.



3. Cera e carta da parati
Ultimi tocchi...rimuovere con una carta vetro sottile il colore in eccesso, stendere la cera sul legno lasciato grezzo ed infine foderare l'interno a piacere.

Risultato finale: ecco a voi la piccola Adele e la sua super cameretta nuova!



Atmosfera rilassata e gioiosa per la piccola Adele!


07/09/15

Progetto Pescherecci: Croazia - Isole Kornati

Sono stata un po' impegnata nell'ultimo periodo e i post ci hanno rimesso! 
Ora che l'estate volge al termine ho voglia di ricordarne i profumi e i colori con il mio studio sul mare e le sue storie.
Quando ho iniziato avevo voglia di immaginare avventure, lavoro duro, giornate di lavoro che iniziano con il buio e terminano a mattina inoltrata...


Così ho usato foto scattate nei viaggi delle scorse estati (fotografare pescherecci sta diventando una mania!) e, armata di pennelli e acquerelli, ho iniziato i miei lavori.

Vado con il primo!


Croazia - Isole Kornati

(Giugno 2012)



Punto di partenza: 
una foto scattata da Alberto, il mio ragazzo, durante la mia prima vacanza in barca a vela (esperienza consigliatissima!).



base fotografica
Materiali:
  • Acquerelli Winsor & Newton (godet serie Artists)
  • pennelli sintetici punta tonda (n. 0, 2, 6, 8)
  • scoth di carta
  • pennello con punta di silicone
  • liquido da mascheratura Winsor & Newton
Consiglio preliminare:
quando acquerello ho l'abitudine di delineare il perimetro del foglio utilizzato con dello scotch di carta. Questo mi permette di proteggere la carta da eventuali sbavature e, una volta terminato il lavoro, ottenere un contorno netto rimuovendo semplicemente lo scotch.

Si inizia a lavorare....
Dopo aver tratteggiato sommariamente (ma avendo cura di rispettare proporzioni e dettagli) il disegno, sono passata a dipingere i container in alto. La scelta è stata dettata dai colori (più scuri) e dal fatto che era la parte che richiedeva più precisione.

Per aiutarmi nel lavoro ho utilizzato un liquido per mascheratura che ho steso, con un pennellino con la punta in silicone, sulle parti delle quali dovevo preservare il bianco (draglie, cime,...). 

Per capire come funziona la mascheratura ho preparato un mini post. Dai una lettura se ti può servire!

Poi è stata la volta della parte bassa dello scafo. Ovviamente per ottenere la tonalità finale sono state necessarie quattro passate di colore. Quando l'intensità è così scura, comunque anche, secondo me, la prima può essere già carica di pigmento. Solo con l'ultima o le ultime due si definiranno le ombre con gli scuri.



Successivamente sono passata alla parte alta dello scafo e al cabinato. 
Se a primo acchito sembra un banale bianco in realtà non lo è! Ho scoperto che si nascondono in realtà tante sfumature dell'arcobaleno. Sui pescherecci ho trovato un minimo comun denominatore: il porpora (usato anche nella parte bassa per le zone d'ombra), e a volte il giallo.
E' sufficiente abituare l'occhio a cercare i colori e vi stupirete di come non li vedevate fino a pochi minuti prima!
La svolta? La striscia color cobalto!

Infine tutto il paesaggio...il tocco magico per creare l'effetto sabbia? Quando ancora il colore è bagnato buttare il sale grosso da cucina qua e là. Raccoglierà il pigmento creando zone di chiaro scuro decisamente naturale. Provare per credere!!!

Particolare della sabbia

E ora?
Non avete voglia di calare l'imbarcazione in mare e partire con il buio della notte a caccia di pescetti? Prendete la cerata che si parte!!!





Materiali: il liquido per la mascheratura

Per chi come me si diletta con l'acquerello non può proprio mancare il liquido per mascheratura. 
Serve per preservare le zone chiare del disegno che non si vogliono coprire stendendo i colori intorno. Quando poi le zone circostanti saranno terminate sarà sufficiente rimuovere la mascheratura per avere la carta intatta e, se necessario, acquerellare le parti chiare o in luce.

E' uno dei materiali che io definisco "magici" che permettono se non avete ancora la mano ultra ferma di sentirvi più liberi di stendere il colore, assaporarvi la pennellata e i colori che si impossessano del foglio!

Provare per credere!

Piccolo avvertimento: il liquido per la mascheratura ha un odorano pazzesco. Preparatevi adeguatamente!

Io solitamente uso Art Masking Fluid della Winsor & Newton. Sono andata sulla fiducia dritta su questa casa, ma magari ce ne sono di altrettanto valide.
Per stenderlo uso un pennellino con la punta di silicone. E' smussato e quindi permette di ottenere tratti di spessore variabile...una vera soddisfazione. 
Dico questo perché non immaginate la trafila che ho fatto per approdare al pennellino di gomma! La mascheratura oltre ad essere puzzolentissima è anche appiccicosa, e rovina in un nano-secondo ogni pennello...quindi dopo averne buttati molti ero passata agli stecchini per spiedini! Questi però non erano il massimo in fatto di tratto e maneggevolezza!!!!
Per fortuna ho scoperto questo valido arnese!




Per stenderlo come accennavo si inzuppa il pennello nel liquido e poi dato che la testina è smussata si possono ottenere tratti fini o spessi semplicemente cambiando inclinazione con il polso.

Per iniziare a dipingere però sarà necessario attendere che la mascheratura si solidifichi.
Successivamente si può passare a dipingere le zone circostanti passando senza problemi sulla mascheratura.

Solo quando il disegno intorno sarà terminato e dovrete passare, eventualmente, a dipingere le zone chiare coperte dalla mascheratura potrete togliere questa protezione.
Questa parte mi piace molto! Strofinate le dita sulla mascheratura...questa si staccherà formando dei piccoli ricciolini.
Non è divertente?