12/10/15

Una credenza retrò

Durante un viaggio a Bordeaux con un'amica mi sono imbattuta nella bottega "Chez Vous" ed è stato un incontro fonte d'ispirazione. 
I ragazzi erano all'opera su una grande credenza anni sessanta, come quelle che avevano i nostri nonni in casa e che abitano ancora i nostri ricordi di bambini.
Era meravigliosa. Blu.

Sono tornata da quella vacanza con la voglia di reinventare una vecchia credenza abbandonata in soffitta. Era un pezzo particolare con cervi intagliati sulle ante e paesaggi incisi sui vetri. 

Lo scopo era semplice: eliminare ogni fronzolo e renderla essenziale.


FASE PREPARATORIA

Il pezzo inferiore al suo stato originale...Si inizia a lavorare!!!

Come in tutti i miei lavori, ho iniziato pulendo il mobile e rimuovendo la vernice con la carta vetro e la levigatrice (vedi qui per il procedimento). 
Le ante delle porte, invece, sono state piallate in modo da eliminare il "disegno" del cervo. Per questa parte mi sono fatta aiutare da un vero falegname ;-)!

Cassetti pre e post sistemazione (in senso antiorario!)
Una volta portata allo stato grezzo, mi sono occupata dell'interno. Rivestirla con una carta da parati lavabile era un vezzo ma anche una necessità. I ripiani, ahimè, non erano in ottimo stato!

Ho selezionato quattro carte da parati puntando su una palette di grigi (dato che la credenza era già destinata alla nostra casetta di Milano, dove questo colore la fa da padrone!)...e fatto la mia scelta!

In senso orario (questa volta) abbiamo scelto la terza!

RIVESTIMENTO

Il primo step è stato quello di preparare il legno, attraverso la stesura di uno strato di colla (Vinavil) molto diluita. Questo passaggio permette di ridurre le imperfezioni del legno chiudendone i pori e facilitando quindi la presa della carta.
E' consigliato attendere qualche giorno (nel mio caso una decina) prima di passare alla fase successiva, in modo tale che la base sia perfettamente asciutta.

Solo successivamente è stato possibile proseguire tagliando  la carta (con molta attenzione in modo da evitare sprechi di cm preziosi) e incollandola sul legno.
Tavolo da lavoro durante il taglio!



Consigli:
  • in questa fase la colla va diluita con pochissima acqua, deve rimanere densa e corposa;
  • è bene utilizzare una spatolina in plastica per stendere la carta, aiuterà a evitare la formazione di bolle d'aria;
  • fare attenzione che le applicazioni abbiano tutte lo stesso verso.
La chiccheria?
Su consiglio di mio papà ho rivestito anche l'interno delle ante. Quel tocco in più che impreziosisce il tutto!




La vetrinetta è stata sostituita con un vetro semplice ma molto simile all'originale.

Particolare della parte alta
Particolare dell'interno




22/09/15

Una cameretta coloratissima

Adele è nata da un anno, sta diventando grande, è una donnina ormai! Urge un armadio più grande.
Ecco che con Luisa - la mamma - abbiamo iniziato il restauro.

La rinascita del vecchio armadio della bisnonna è iniziato, ahimè, un po' di tempo fa' ma il risultato ci ha riempite di soddisfazioni. 

1^ fase: pulizia del legno
armate di levigatrice e carta vetro, via la vecchia vernice lucida, fino a raggiungere il legno grezzo.
In alcune parti (fondi e intagli) abbiamo, invece, utilizzato una paglietta abrasiva e del liquido sverniciatore.
Questo prodotto deve essere steso sulla superficie che si intende trattare e dopo una  decina di minuti o poco più (affinché abbia il tempo di agire), con l'aiuto di una pagliuzza si può procedere ad eliminare la vernice. Dato che il liquido si solidifica e diventa colloso, sugli intagli è stato necessario utilizzare uno stuzzichino per rimuoverlo.

1. passaggio: sulle zone lineari con la levigatrice

2. secondo step: le zone più delicate devono esser trattate con pagliuzza e verniciatore

3. ultimo step: rimuovere i rimasugli di sverniciante con uno stuzzichino

2^ fase: dipingere!!!!
La parte più divertente? Assolutamente dipingere! Luisa voleva una cameretta allegra e vivace, così abbiamo usato due tonalità grintose e al contempo tenui: giallo e verde acido (COVEMA - Impregnante 391.02).

Abbiamo scelto le zone da trattare per non appesantire troppo il profilo dell'armadio nel suo complesso e garantire la giusta alternanza con il colore caldo del legno.

Sono state applicate tre o quattro mani di colore, per renderlo abbastanza coprente, anche se, un pochino, la venatura si fa  ancora vedere.



3. Cera e carta da parati
Ultimi tocchi...rimuovere con una carta vetro sottile il colore in eccesso, stendere la cera sul legno lasciato grezzo ed infine foderare l'interno a piacere.

Risultato finale: ecco a voi la piccola Adele e la sua super cameretta nuova!



Atmosfera rilassata e gioiosa per la piccola Adele!


07/09/15

Progetto Pescherecci: Croazia - Isole Kornati

Sono stata un po' impegnata nell'ultimo periodo e i post ci hanno rimesso! 
Ora che l'estate volge al termine ho voglia di ricordarne i profumi e i colori con il mio studio sul mare e le sue storie.
Quando ho iniziato avevo voglia di immaginare avventure, lavoro duro, giornate di lavoro che iniziano con il buio e terminano a mattina inoltrata...


Così ho usato foto scattate nei viaggi delle scorse estati (fotografare pescherecci sta diventando una mania!) e, armata di pennelli e acquerelli, ho iniziato i miei lavori.

Vado con il primo!


Croazia - Isole Kornati

(Giugno 2012)



Punto di partenza: 
una foto scattata da Alberto, il mio ragazzo, durante la mia prima vacanza in barca a vela (esperienza consigliatissima!).



base fotografica
Materiali:
  • Acquerelli Winsor & Newton (godet serie Artists)
  • pennelli sintetici punta tonda (n. 0, 2, 6, 8)
  • scoth di carta
  • pennello con punta di silicone
  • liquido da mascheratura Winsor & Newton
Consiglio preliminare:
quando acquerello ho l'abitudine di delineare il perimetro del foglio utilizzato con dello scotch di carta. Questo mi permette di proteggere la carta da eventuali sbavature e, una volta terminato il lavoro, ottenere un contorno netto rimuovendo semplicemente lo scotch.

Si inizia a lavorare....
Dopo aver tratteggiato sommariamente (ma avendo cura di rispettare proporzioni e dettagli) il disegno, sono passata a dipingere i container in alto. La scelta è stata dettata dai colori (più scuri) e dal fatto che era la parte che richiedeva più precisione.

Per aiutarmi nel lavoro ho utilizzato un liquido per mascheratura che ho steso, con un pennellino con la punta in silicone, sulle parti delle quali dovevo preservare il bianco (draglie, cime,...). 

Per capire come funziona la mascheratura ho preparato un mini post. Dai una lettura se ti può servire!

Poi è stata la volta della parte bassa dello scafo. Ovviamente per ottenere la tonalità finale sono state necessarie quattro passate di colore. Quando l'intensità è così scura, comunque anche, secondo me, la prima può essere già carica di pigmento. Solo con l'ultima o le ultime due si definiranno le ombre con gli scuri.



Successivamente sono passata alla parte alta dello scafo e al cabinato. 
Se a primo acchito sembra un banale bianco in realtà non lo è! Ho scoperto che si nascondono in realtà tante sfumature dell'arcobaleno. Sui pescherecci ho trovato un minimo comun denominatore: il porpora (usato anche nella parte bassa per le zone d'ombra), e a volte il giallo.
E' sufficiente abituare l'occhio a cercare i colori e vi stupirete di come non li vedevate fino a pochi minuti prima!
La svolta? La striscia color cobalto!

Infine tutto il paesaggio...il tocco magico per creare l'effetto sabbia? Quando ancora il colore è bagnato buttare il sale grosso da cucina qua e là. Raccoglierà il pigmento creando zone di chiaro scuro decisamente naturale. Provare per credere!!!

Particolare della sabbia

E ora?
Non avete voglia di calare l'imbarcazione in mare e partire con il buio della notte a caccia di pescetti? Prendete la cerata che si parte!!!





Materiali: il liquido per la mascheratura

Per chi come me si diletta con l'acquerello non può proprio mancare il liquido per mascheratura. 
Serve per preservare le zone chiare del disegno che non si vogliono coprire stendendo i colori intorno. Quando poi le zone circostanti saranno terminate sarà sufficiente rimuovere la mascheratura per avere la carta intatta e, se necessario, acquerellare le parti chiare o in luce.

E' uno dei materiali che io definisco "magici" che permettono se non avete ancora la mano ultra ferma di sentirvi più liberi di stendere il colore, assaporarvi la pennellata e i colori che si impossessano del foglio!

Provare per credere!

Piccolo avvertimento: il liquido per la mascheratura ha un odorano pazzesco. Preparatevi adeguatamente!

Io solitamente uso Art Masking Fluid della Winsor & Newton. Sono andata sulla fiducia dritta su questa casa, ma magari ce ne sono di altrettanto valide.
Per stenderlo uso un pennellino con la punta di silicone. E' smussato e quindi permette di ottenere tratti di spessore variabile...una vera soddisfazione. 
Dico questo perché non immaginate la trafila che ho fatto per approdare al pennellino di gomma! La mascheratura oltre ad essere puzzolentissima è anche appiccicosa, e rovina in un nano-secondo ogni pennello...quindi dopo averne buttati molti ero passata agli stecchini per spiedini! Questi però non erano il massimo in fatto di tratto e maneggevolezza!!!!
Per fortuna ho scoperto questo valido arnese!




Per stenderlo come accennavo si inzuppa il pennello nel liquido e poi dato che la testina è smussata si possono ottenere tratti fini o spessi semplicemente cambiando inclinazione con il polso.

Per iniziare a dipingere però sarà necessario attendere che la mascheratura si solidifichi.
Successivamente si può passare a dipingere le zone circostanti passando senza problemi sulla mascheratura.

Solo quando il disegno intorno sarà terminato e dovrete passare, eventualmente, a dipingere le zone chiare coperte dalla mascheratura potrete togliere questa protezione.
Questa parte mi piace molto! Strofinate le dita sulla mascheratura...questa si staccherà formando dei piccoli ricciolini.
Non è divertente? 

09/06/15

Voglia di primavera, disegni e... gonnelline!

Adoro la primavera e quell'aria profumata di gelsomino che si respira in ogni dove, le mattine fresche e il sole che ti ricarica nel profondo...adoro i colori accesi, i disegni e le gonne! Tutti i generi di gonne....ne ho tante, ma una o due in più fanno sempre bene!

Sono entrata nello spaccio di tessuti con una voglia matta di fantasie particolari, ne ho trovate subito due! Che dire...ero indecisa...poi ho comprato entrambi gli scampoli ;-) 

Quindi...Progetto gonna sia!

Iniziamo con "Trees"...



Occorrente:
  • tessuto fantasia (nel mio caso 55x104 cm);
  • elastico esterno tinta unita (nero);
  • filo.

Ho unito i due lembi per la lunghezza, rovescio su rovescio con punto dritto, ad un cm dal bordo.
Una parte coincideva con la cimossa, l'altra l'ho rifinita con il punto zig-zag per per evitare che la stoffa si sgualcisca.

L'elastico
Ho misurato la lunghezza dell'elastico in vita e successivamente l'ho cucito in avanti e indietro con punto dritto per fare in modo che la cucitura fosse resistente.
Successivamente ho diviso i due lembi e li ho attaccati con gli spilli proprio sulla cucitura verticale della stoffa. In modo che coincidessero con il retro della gonna.

Piccolo trucchetto: per facilitare la cucitura del fascione elastico ho diviso elastico e gonna in quarti, e ho puntato questi punti con gli spilli.

Ovviamente il tessuto sarà a questo punto molto più abbondante rispetto all'elastico.

Non resterà che cucire con punto zig zag i quarti uno ad uno, tirando bene l'elastico in modo da farlo aderire al tessuto! Una volta lasciato andare l'elastico si formeranno le pieghe.

Più c'è differenza tra elastico e tessuto più sarà pieghettosa! A voi la scelta!

Orlo 
a me piace alto, per questo avevo tagliato il tessuto lasciando qualche centimetro in più!
Risvolto 6 cm e faccio un orlo di 3 con punto dritto.





Il mio abbinamento? Top o camicetta neri accompagnati da orecchini composti di mille pietre colorate sui toni del rosa e del nero...
E ai piedi? Ballerine nere, in attesa di comprare un bel paio di sandali con tacco alto! ;-)

Un super grazie a Babetto per la foto! ;-)


07/04/15

Un'idea prêt a porter!

A Natale mi è stata regalata una stoffa stupenda, grande, grande...grandissima.

Mi sono venute in mente mille idee, ma poi una ha preso il sopravvento. Quest'anno siamo tutte quante impazzite per scialli e sciarpe formato maxi e così, dato che la fantasia era già perfetta di suo, ho deciso di non tagliuzzare la stoffa in tante parti ma di utilizzarla intera! 


Il progetto è stato super veloce, decisamente prêt à porter, senza togliere nulla al risultato!

Occorrente
- Tessuto fantasia in felpa (150x100 cm);
- rocchetto di filo nero;
- passamaneria a piacere!
(Io l'ho scelta frangettosa come quella del mio cappottino londinese).





E' uno di quei progetti che ti rendono subito felice...in poco tempo hai un capo nuovo, pronto da indossare!

L'operazione più delicata è stato il taglio, si è dovuto infatti ritagliare il bordo in modo da renderlo lineare e in questo i pois sono stati di grande aiuto!

Subito dopo è consigliato passare all'imbastitura, nel mio caso con gli spilli.

Imbastitura con gli spilli!
Ecco che poi, con un po' di pazienza si cuce la passamaneria con un punto zig zag.
La difficoltà è data in questo caso dalle frange della passamaneria, che si insinuavano continuamente nel piedino della macchina da cucire.
Così sarà necessario sollevare il piedino e liberare la frangia, aiutandosi con un paio di forbici, e armandosi di tanta pazienza... il passaggio bisogna ripeterlo più volte ovviamente!!! ;-)))

Il risultato?
Uno scialle per tutte le stagioni (o quasi!!!), abbinato al cappottino per gli ultimi giorni di freddo o al giubbotto di pelle per le serate di primavera!

Ecco le mie due varianti!

P R E T   A   P O R T E R!!!

Versione: voglia di primavera!


Versione: ultimi freddi

16/03/15

Una gonnellina passepartout!

Come preannunciato ho preparato, con quel che restava della felpina grigia, una gonnellina passepartout per la piccola Adele!

Ecco il risultato:

Materiale sparso qua e là... quando l'ispirazione arriva, arriva!!!

Occorrente:
  • Felpa grigia (circa 60X25 cm);
  • Filo elastico azzurro;
  • Fettuccia elastica (h 0,50 cm);
  • Tessuto azzurro o comunque in tinta;
  • Bottone a piacere.
Come per il vestito di Virginia, ho iniziato cucendo i lati corti insieme (ossia quelli che creeranno la lunghezza), usando un punto dritto con la modalità elastica, dato il tessuto.

Operazione di taglio in corso! Quando non trovi il metro professionale, anche un righello va bene!!!

Poi ho praticato il risvolto avendo cura di praticare il taglio a spiego del tessuto in eccedenza. Questa volta non ho utilizzato il gros in modo da ottenere un risultato più sportivo.
Per dare carattere all’orlo ho usato un punto zig zag quasi a filo del risvolto.

Ma veniamo alla parte alta.
Ho “imbastito” con gli spilli un normale orlo, nel quale poi, da un’apertura, ho fatto passare la fettuccia elastica di circa 20 cm di lunghezza.
Una volta sistemato l’elastico l’ho fermato sulle estremità con un punto dritto, andata e ritorno per rinforzare bene la cucitura.
Solo dopo ho cucito davvero l’orlo.

Ora la parte più divertente: come arricchire la gonnellina…tenendo presente che il mio motto è “senza esagerare”!!!!

Ho preso un pezzetto di tessuto d’arredamento blu, un bel punto di blu vivace, e ne ho ricavato un fiorellone.

Un fiore ed è subito allegria!!!

Per fissare i bordi in modo particolare, non troppo precisino, ho praticato una cucitura semplice lungo tutto il bordo… e infine, per fissarlo al tessuto ho usato un bottone grigio, simile ad una pietrina, sul quale il filo azzurro spicca che è una meraviglia! Non trovate???

Ed ora, Adele, è tutta per te… gattona, gioca, divertiti e stropicciala tutta!!!






02/03/15

Benvenuta Virginia!

Ogni volta che una nuova principessa arriva tra noi, bisogna accoglierla con tanto amore, e un vestitino nuovo! 
Rigorosamente fatto a mano e con il cuore!

Questo ho pensato quando un'amica ci ha presentato la piccola Virginia, bella come la mamma, ma uguale uguale al suo papà....

Così ho scelto un tessuto comodo, facile da portare ma che consentisse di sbizzarrirsi con qualche vezzo, qua e là...

Una felpina grigia, leggera leggera, che la piccolina potrà usare a partire da maggio e via fino all'autunno.

Parola d'ordine: rosso! Rosso come vitalità e passione di una vita appena iniziata.
Materiale:
- felpa (circa 60 x 60 cm);
- gros grain rosso;
- bottoni (di diversa forma e colore);
- filo rosso.



Una volta ritagliata la sagoma dello scamiciato, ho sistemato la stoffa dritto su dritto, e a rovescio ho cucito i lati del vestito e le spalline, con un punto elastico  dritto.

Poi girandolo al dritto ho effettuato una cucitura che partendo a circa 0.5 cm dal bordo, scendesse in verticale andando a morire sul fianco. Tagliando il triangolino di stoffa in eccedenza si facilita molto l'operazione successiva.

Cucitura dritta che consente, tagliando l'eccedenza, di non avere spessori indesiderati in fase di risvolto.

Successivamente ho risvoltato circa 3 cm di stoffa, in modo da ottenere un motivo un po' sbarazzino e non dover far l'orlo.
Nell'operazione ho usato degli spilli e ho stirato ben bene il bordo, in modo da evitare l'operazione "imbastitura".

Operazione orlo!

Successivamente ho inserito un nastro di gros  grain rosso, facendo coincidere il bordo del risvolto con la metà del nastro. Ho quindi cucito, con il punto zig-zag (per chi non l'avesse capito finora... è il mio preferito!!!) entrambi i lati del nastro.

La cucitura a "zig-zag" è quasi impercettibile, ma bilancia comunque l'orlo effettuato sulle spalline.
Procedimento simile è stato usato per rifinire le spalline e lo scollo. In questo caso non usando il gros grain rosso, il punto è decisamente più visibile e d'effetto.

Per terminare ho aggiunto bottoni di diverso colore e fattezze sul bordo destro del vestito, così, tanto per giocare un po'!

Particolare: vista sui bottoni!
Ma non è finita qui! Manca ancora un pacchettino adeguato...
Ho scelto, come spesso faccio ultimamente, carta da pacchi "mille righe" per incartare il mio dono, a cui poi ho aggiunto un fiocco rosa  e un bigliettino ottenuto con  i ritagli di carta.
Un semplice "Benvenuta Virginia" credo sintetizzi al meglio tutti i migliori auguri che si possano fare! 

Dato che è rimasta ancora un po' di stoffa...presto un nuovo progetto...una gonnellina piccina piccina. 
Stay tuned! ;-)

Nadia