23/03/16

Dolci decori di Pasqua

Pasqua si avvicina!
E con lei arriva la voglia di primavera e di colori pastello. E così la nostra casetta non può rimanere esclusa da questo vortice di freschezza.

Gironzolavo per il web in cerca di ispirazione e così ho fatto un salto sul blog di Martina.
Conoscete tutti Themarthysvintagegarden, vero? Io la seguo da un po' di tempo, passioni in comune e attenzione ai dettagli mi hanno catturata.

Ecco che ho trovato decorazioni fatte di rami ed ovetti. Ho pensato che avrei potuto decorare il mio albero da salotto (quello di Natale, che da allora resta a mo' di installazione di fianco alla credenza)...

Occorrente
    una ventina di ovetti
    nastro color ecrù

    colla Attack o similare



...i cioccolatini in primavera per me sono "Caffarel", al latte, al torneino e extrafondente, con una carta dai colori tenui che spaziano dall'azzurro al verde per arrivare al giallo sole!
Procedimento

Ho ritagliato il nastro ottenendo delle striscioline della lunghezza di 8 cm circa, poi ho messo una goccia di colla vinavil sulla carta alla sommità dell'ovetto e premendo a lungo (a lungo lungo...sembrerà strano ma l'attack su questi materiali non ha una resa immediata).

Decorazione
Una volta ottenute tutte le "palline", via a decorare l'albero!
Easy, easy....cool!


Et voilà, colore sia!




18/02/16

Benvenuta Beatrice!

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, un po' troppo direi...ma è stato un autunno particolare, "in corsa" potrei dire...fatto di un trasloco, amici e parenti da salutare, un lavoro e una città nuova da incontrare...il tutto condito da mille avventure e disavventure.

Il tempo per le mie passioni è stato davvero pochissimo. Solo ora sono riuscita a tornare al mio primo amore: fogli  spessi e ruvidi, pennelli, acqua e colore!

Il colore che si mescola con la purezza dell'acqua: pura magia!

La nuova città, Milano per la precisione,  mi sta regalando una splendida opportunità che cercavo da tempo: un corso full-immersion nella calligrafia!

Ecco infatti l'abbinata vincente sul mio tavolo! Inchiostro e acquerello o, in altre parole, pennino e pennello!

Il primo lavoro su cui mi sono cimentata è stato un fiocco nascita per una bimbetta che sta per nascere, il cui nome sarà Beatrice!

Non conoscendo i genitori e le loro passioni, ho scelto un tema che piacesse a me: il volo.

Una mongolfiera per volare in alto, toccare i propri sogni e vedere lontano...quale miglior augurio le si può fare?

Occorrente:
- carta ruvida Arches 20*20 cm;
- scotch di carta per riquadrare il foglio;
- Acquerelli Winsor and Newton;
- Calligraphy ink Winsor and Newton;
- pennino a punta sottile.

Primo step la bozza a matita,  subito dopo - per ottenere uno stile grintoso - sono passata al tratteggio a inchiostro.

Primo step: dalla matita all'inchiostro. La forza del B&N!

A me piaceva molto in versione B&N, ma poi ho virato sul colore, pensando che sarebbe stato più allegro. Che ne dite?

Una volta che l'inchiostro è asciutto, si devono rimuovere le tracce di matita. 
Solo quando il lavoro ne sarà completamente privo, si potrà procedere con l'acquerello. 

Ho iniziato a colorare l'involucro della mongolfiera, poi la cesta...e infine ho aggiunto qualche nuvola qua e la'.

Spicchi colorati

Per le nuvole ho usato molta acqua e poco pigmento, in modo da renderle delicate, e chiare. Solo con una seconda velatura,  più carica e densa ho ricreato le ombre. 

Sfruttando la punta torda del pennello ho delineato i punti più scuri e dato profondità alla nuvola.

Particolare: con un pennello a punta tonda nascono nuvole soffici
Ecco il risultato finale, manca solamente il passe-partout e la cornice.




E per finire il pacco: con tag personalizzato...Beatrice tutto è pronto per te! ;-)
Ti aspettiamo!




12/10/15

Una credenza retrò

Durante un viaggio a Bordeaux con un'amica mi sono imbattuta nella bottega "Chez Vous" ed è stato un incontro fonte d'ispirazione. 
I ragazzi erano all'opera su una grande credenza anni sessanta, come quelle che avevano i nostri nonni in casa e che abitano ancora i nostri ricordi di bambini.
Era meravigliosa. Blu.

Sono tornata da quella vacanza con la voglia di reinventare una vecchia credenza abbandonata in soffitta. Era un pezzo particolare con cervi intagliati sulle ante e paesaggi incisi sui vetri. 

Lo scopo era semplice: eliminare ogni fronzolo e renderla essenziale.


FASE PREPARATORIA

Il pezzo inferiore al suo stato originale...Si inizia a lavorare!!!

Come in tutti i miei lavori, ho iniziato pulendo il mobile e rimuovendo la vernice con la carta vetro e la levigatrice (vedi qui per il procedimento). 
Le ante delle porte, invece, sono state piallate in modo da eliminare il "disegno" del cervo. Per questa parte mi sono fatta aiutare da un vero falegname ;-)!

Cassetti pre e post sistemazione (in senso antiorario!)
Una volta portata allo stato grezzo, mi sono occupata dell'interno. Rivestirla con una carta da parati lavabile era un vezzo ma anche una necessità. I ripiani, ahimè, non erano in ottimo stato!

Ho selezionato quattro carte da parati puntando su una palette di grigi (dato che la credenza era già destinata alla nostra casetta di Milano, dove questo colore la fa da padrone!)...e fatto la mia scelta!

In senso orario (questa volta) abbiamo scelto la terza!

RIVESTIMENTO

Il primo step è stato quello di preparare il legno, attraverso la stesura di uno strato di colla (Vinavil) molto diluita. Questo passaggio permette di ridurre le imperfezioni del legno chiudendone i pori e facilitando quindi la presa della carta.
E' consigliato attendere qualche giorno (nel mio caso una decina) prima di passare alla fase successiva, in modo tale che la base sia perfettamente asciutta.

Solo successivamente è stato possibile proseguire tagliando  la carta (con molta attenzione in modo da evitare sprechi di cm preziosi) e incollandola sul legno.
Tavolo da lavoro durante il taglio!



Consigli:
  • in questa fase la colla va diluita con pochissima acqua, deve rimanere densa e corposa;
  • è bene utilizzare una spatolina in plastica per stendere la carta, aiuterà a evitare la formazione di bolle d'aria;
  • fare attenzione che le applicazioni abbiano tutte lo stesso verso.
La chiccheria?
Su consiglio di mio papà ho rivestito anche l'interno delle ante. Quel tocco in più che impreziosisce il tutto!




La vetrinetta è stata sostituita con un vetro semplice ma molto simile all'originale.

Particolare della parte alta
Particolare dell'interno




22/09/15

Una cameretta coloratissima

Adele è nata da un anno, sta diventando grande, è una donnina ormai! Urge un armadio più grande.
Ecco che con Luisa - la mamma - abbiamo iniziato il restauro.

La rinascita del vecchio armadio della bisnonna è iniziato, ahimè, un po' di tempo fa' ma il risultato ci ha riempite di soddisfazioni. 

1^ fase: pulizia del legno
armate di levigatrice e carta vetro, via la vecchia vernice lucida, fino a raggiungere il legno grezzo.
In alcune parti (fondi e intagli) abbiamo, invece, utilizzato una paglietta abrasiva e del liquido sverniciatore.
Questo prodotto deve essere steso sulla superficie che si intende trattare e dopo una  decina di minuti o poco più (affinché abbia il tempo di agire), con l'aiuto di una pagliuzza si può procedere ad eliminare la vernice. Dato che il liquido si solidifica e diventa colloso, sugli intagli è stato necessario utilizzare uno stuzzichino per rimuoverlo.

1. passaggio: sulle zone lineari con la levigatrice

2. secondo step: le zone più delicate devono esser trattate con pagliuzza e verniciatore

3. ultimo step: rimuovere i rimasugli di sverniciante con uno stuzzichino

2^ fase: dipingere!!!!
La parte più divertente? Assolutamente dipingere! Luisa voleva una cameretta allegra e vivace, così abbiamo usato due tonalità grintose e al contempo tenui: giallo e verde acido (COVEMA - Impregnante 391.02).

Abbiamo scelto le zone da trattare per non appesantire troppo il profilo dell'armadio nel suo complesso e garantire la giusta alternanza con il colore caldo del legno.

Sono state applicate tre o quattro mani di colore, per renderlo abbastanza coprente, anche se, un pochino, la venatura si fa  ancora vedere.



3. Cera e carta da parati
Ultimi tocchi...rimuovere con una carta vetro sottile il colore in eccesso, stendere la cera sul legno lasciato grezzo ed infine foderare l'interno a piacere.

Risultato finale: ecco a voi la piccola Adele e la sua super cameretta nuova!



Atmosfera rilassata e gioiosa per la piccola Adele!


07/09/15

Progetto Pescherecci: Croazia - Isole Kornati

Sono stata un po' impegnata nell'ultimo periodo e i post ci hanno rimesso! 
Ora che l'estate volge al termine ho voglia di ricordarne i profumi e i colori con il mio studio sul mare e le sue storie.
Quando ho iniziato avevo voglia di immaginare avventure, lavoro duro, giornate di lavoro che iniziano con il buio e terminano a mattina inoltrata...


Così ho usato foto scattate nei viaggi delle scorse estati (fotografare pescherecci sta diventando una mania!) e, armata di pennelli e acquerelli, ho iniziato i miei lavori.

Vado con il primo!


Croazia - Isole Kornati

(Giugno 2012)



Punto di partenza: 
una foto scattata da Alberto, il mio ragazzo, durante la mia prima vacanza in barca a vela (esperienza consigliatissima!).



base fotografica
Materiali:
  • Acquerelli Winsor & Newton (godet serie Artists)
  • pennelli sintetici punta tonda (n. 0, 2, 6, 8)
  • scoth di carta
  • pennello con punta di silicone
  • liquido da mascheratura Winsor & Newton
Consiglio preliminare:
quando acquerello ho l'abitudine di delineare il perimetro del foglio utilizzato con dello scotch di carta. Questo mi permette di proteggere la carta da eventuali sbavature e, una volta terminato il lavoro, ottenere un contorno netto rimuovendo semplicemente lo scotch.

Si inizia a lavorare....
Dopo aver tratteggiato sommariamente (ma avendo cura di rispettare proporzioni e dettagli) il disegno, sono passata a dipingere i container in alto. La scelta è stata dettata dai colori (più scuri) e dal fatto che era la parte che richiedeva più precisione.

Per aiutarmi nel lavoro ho utilizzato un liquido per mascheratura che ho steso, con un pennellino con la punta in silicone, sulle parti delle quali dovevo preservare il bianco (draglie, cime,...). 

Per capire come funziona la mascheratura ho preparato un mini post. Dai una lettura se ti può servire!

Poi è stata la volta della parte bassa dello scafo. Ovviamente per ottenere la tonalità finale sono state necessarie quattro passate di colore. Quando l'intensità è così scura, comunque anche, secondo me, la prima può essere già carica di pigmento. Solo con l'ultima o le ultime due si definiranno le ombre con gli scuri.



Successivamente sono passata alla parte alta dello scafo e al cabinato. 
Se a primo acchito sembra un banale bianco in realtà non lo è! Ho scoperto che si nascondono in realtà tante sfumature dell'arcobaleno. Sui pescherecci ho trovato un minimo comun denominatore: il porpora (usato anche nella parte bassa per le zone d'ombra), e a volte il giallo.
E' sufficiente abituare l'occhio a cercare i colori e vi stupirete di come non li vedevate fino a pochi minuti prima!
La svolta? La striscia color cobalto!

Infine tutto il paesaggio...il tocco magico per creare l'effetto sabbia? Quando ancora il colore è bagnato buttare il sale grosso da cucina qua e là. Raccoglierà il pigmento creando zone di chiaro scuro decisamente naturale. Provare per credere!!!

Particolare della sabbia

E ora?
Non avete voglia di calare l'imbarcazione in mare e partire con il buio della notte a caccia di pescetti? Prendete la cerata che si parte!!!





Materiali: il liquido per la mascheratura

Per chi come me si diletta con l'acquerello non può proprio mancare il liquido per mascheratura. 
Serve per preservare le zone chiare del disegno che non si vogliono coprire stendendo i colori intorno. Quando poi le zone circostanti saranno terminate sarà sufficiente rimuovere la mascheratura per avere la carta intatta e, se necessario, acquerellare le parti chiare o in luce.

E' uno dei materiali che io definisco "magici" che permettono se non avete ancora la mano ultra ferma di sentirvi più liberi di stendere il colore, assaporarvi la pennellata e i colori che si impossessano del foglio!

Provare per credere!

Piccolo avvertimento: il liquido per la mascheratura ha un odorano pazzesco. Preparatevi adeguatamente!

Io solitamente uso Art Masking Fluid della Winsor & Newton. Sono andata sulla fiducia dritta su questa casa, ma magari ce ne sono di altrettanto valide.
Per stenderlo uso un pennellino con la punta di silicone. E' smussato e quindi permette di ottenere tratti di spessore variabile...una vera soddisfazione. 
Dico questo perché non immaginate la trafila che ho fatto per approdare al pennellino di gomma! La mascheratura oltre ad essere puzzolentissima è anche appiccicosa, e rovina in un nano-secondo ogni pennello...quindi dopo averne buttati molti ero passata agli stecchini per spiedini! Questi però non erano il massimo in fatto di tratto e maneggevolezza!!!!
Per fortuna ho scoperto questo valido arnese!




Per stenderlo come accennavo si inzuppa il pennello nel liquido e poi dato che la testina è smussata si possono ottenere tratti fini o spessi semplicemente cambiando inclinazione con il polso.

Per iniziare a dipingere però sarà necessario attendere che la mascheratura si solidifichi.
Successivamente si può passare a dipingere le zone circostanti passando senza problemi sulla mascheratura.

Solo quando il disegno intorno sarà terminato e dovrete passare, eventualmente, a dipingere le zone chiare coperte dalla mascheratura potrete togliere questa protezione.
Questa parte mi piace molto! Strofinate le dita sulla mascheratura...questa si staccherà formando dei piccoli ricciolini.
Non è divertente?